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La Legge di stabilità proroga gli ecobonus del 65% per riqualificazione energetica e del 50% per ristrutturazione edilizia per tutto il 2015.
Le novità previste dalla Legge di Stabilità Proroghe, detrazioni e bonus. Sono le novità previste per il 2015 all'interno della nuova Legge di Stabilità, che annuncia modifiche nell'ambito delle ristrutturazioni, risparmio energetico e nuovi arredi. Nella nuova manovra economica prevista per il prossimo anno troviamo alcune novità: intanto le detrazioni fiscali casa del 50% e del 65% e per il bonus mobili saranno prorogate per tutto il  2105, mentre rimangono gli incentivi per ristrutturazione, risparmio energetico e nuovi arredi per la casa.

 

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Adesso con l’approvazione del decreto sblocca-Italia in commissione Ambiente della Camera, arriva anche il taglio dell’Iva dal 10 al 4%.

Iva al 4% per chi ristruttura la propria abitazione. L’ulteriore incentivo all’attività di recupero edilizio è contenuto nel testo dello sblocca-Italia approvato dalla commissione Ambiente della Camera che da ieri (20 ottobre 2014) è all’esame dell’Aula di Montecitorio.

A partire dal 2015 quindi chi fa i lavori in casa utilizzando i bonus fiscali del 50% e del 65% pagherà l’Iva al 4% anziché all’attuale 10%. Per coprire economicamente la norma, il decreto sblocca-Italia prevede un aumento dal 4 al 10% dell’Iva sulla vendita delle nuove costruzioni.

Manca soltanto il via libera europeo al taglio dell’Iva al 4%. Il Servizio Studi della Camera infatti, segnala che quella del 4% è un’aliquota "ultraridotta, adottata con una deroga specifica al momento della emanazione della prima direttiva Iva per una tabella predefinita di beni e servizi, e pertanto non modificabile: la normativa europea consente agli Stati membri di adottare due aliquote ridotte rispetto all’aliquota ordinaria, comunque non inferiori al 5%. Lo Stato italiano ha adottato una sola aliquota ridotta, al 10%. Occorrerebbe pertanto valutare la compatibilità comunitaria dell’aliquota introdotta dalla norma".

 

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In particolare per il bonus mobili il Governo ha deciso di prorogarlo, confermando gli sconti fiscali previsti per i lavori di recupero edilizio con la quota Irpef al 50% e quelli per interventi di riqualificazione energetica con la quota al 65% per tutto il 2015. La novità sta nel fatto che, a differenza della vecchia legge di Stabilità - che permetteva la fruizione dei bonus al 50% fino al 31 dicembre 2014, per poi ridursi al 40% dal 1 gennaio 2015 e attestarsi al 36% dal 2016 - quella nuova mantiene lo sconto fiscale nella misura massima agevolata per tutto il 2015. La riduzione avverrà soltanto nel 2016, al 36%, senza aliquote intermedie, sia per il bonus mobili che per quello relativo agli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica.

 

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Questo vuol dire che la detrazione Irpef permetterà l'acquisto di mobili,  arredi ed elettrodomestici in classe A+ e A (per i forni) per l’immobile oggetto di interventi edilizi, così come per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica (coibentazione, pannelli solari, sostituzione di infissi e caldaie) usufruendo degli sconti fiscali nella misura massima agevolata, al 50 e al 65%.


Aliquota ridotta  anche per i lavori di recupero antisismico degli edifici nelle zone 1 e 2 di pericolosità, che sarà del 50% per tutto il 2015. Per quanto riguarda gli interventi sulle parti comuni dei condomìni, invece, la legge fissa l'ecobonus al 65% per tutto l'anno prossimo - invece che fino al 30 giugno -  per poi assestarsi al 36% nel 2016.

 

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E' importante però sapere che per godere della detrazione bisognerà pagare i lavori con bonifico bancario o postale: al momento del pagamento del bonifico, banche e poste devono operare una ritenuta a titolo di acconto dell’imposta dovuta dall’impresa che effettua i lavori, che sarà dell'8% rispetto all'attuale  4%. 


Bonus, agevolazioni e detrazioni risultano essere misure accolte positivamente. A parlare sono i dati che provengono dalla Camera: nel 2013 le pratiche inviate per usufruire delle detrazioni sono aumentate del 35% e i privati hanno hanno investito per la riqualificazione energetica ben 28 miliardi di euro, di cui 4,8 miliardi di Iva. Stesso discorso vale per gli indicatori del risparmio energetico, aumentati del 25% circa rispetto all’anno precedente, mentre gli investimenti hanno evidenziato un aumento di circa il 20%, raggiungendo quasi i 3,5 miliardi di euro.

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